Bergamo è la città più colpita dal coronavirus, anche a livello psicologico.

L’istituto di ricerca Mario Negri ha indagato l’impatto psicologico del coronavirus in Italia e nella Bergamasca.
Dai dati emerge che quasi il 50% degli intervistati hanno dichiarato sintomi di stress psicologico e che Bergamo è la provincia più colpita, sopratutto nelle aree fino a 25 km dalla zona di Nembro-Alzano. Tra le conseguenze sono stati rilevati sintomi di depressione, ansia e sintomi fisici.

Molti aspetti possono concorrere a spiegare l’alto impatto emotivo che questa emergenza sanitaria ha avuto su Bergamo e provincia: il timore del contagio, le pesanti misure restrittive di isolamento e quarantena, la lontananza dai propri cari, sopratutto se malati e le migliaia di lutti senza un funerale.

L’emergenza sanitaria da coronavirus è da considerarsi al pari di altri eventi drammatici (ad esempio i terremoti, gli attacchi terroristici, gli incidenti gravi ecc.). In tutte queste situazioni ad alto impatto emotivo gli esseri umani sono dotati di grandi capacità per affrontarle, di solito siamo capaci di resistere al trauma e di sviluppare la resilienza.
Esiste però una percentuale di casi in cui il trauma non viene rielaborato in maniera funzionale e si sviluppano disturbi psicologici e sofferenza.

In questi casi è importante iniziare un percorso psicologico che consenta di rielaborare le “ferite” con l’obiettivo di tornare a vivere una vita soddisfacente.
Presso l’Associazione LA PULCE BATTAGLIE di Treviglio è attivo il SERVIZIO PSICOLOGICO che, dopo un primo colloquio di consulenza, può proporti il percorso più adatto a te.

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